Il progressivo aumento del numero di persone anziane presenti in Italia (al momento circa 16 milioni) fa sì che con il passare del tempo anche la richiesta in fatto di assistenza domiciliare tenda ad aumentare.
Sant’Anna 1984, cooperativa sociale leader nell’assistenza domiciliare, mette ogni giorno la propria esperienza e la professionalità dei suoi operatori al servizio di tante famiglie. Attualmente assiste circa 150 famiglie soltanto a Roma, ma ha in programma di assumere circa 100 operatori domiciliari a Milano entro i prossimi 12 mesi. Si tratta di numeri importanti che comportano notevoli sforzi in fase di selezione del personale addetto all’assistenza.
Si pensi infatti che a fronte dell’assunzione di soli 20 operatori, Sant’Anna 1984 sottopone a colloquio circa 2.000 candidati. L’obiettivo principale è quello di garantire il benessere degli anziani e la serenità delle loro famiglie. Dal momento che questa passa anche dalla selezione della persona giusta da mettere al fianco dei propri cari, in questo articolo Sant’Anna ti propone 5 consigli che ti aiuteranno a selezionare la badante più adatta alle tue esigenze e a quelle dei tuoi familiari.
1. No al passaparola
Il passaparola è il primo canale a cui si ricorre quando si cerca una badante che possa assistere i propri cari. Tuttavia, spesso non si tiene conto di un aspetto fondamentale: le esigenze di ogni famiglia e, in particolare, di ogni assistito sono molto diverse tra loro.
Altro aspetto da prendere in considerazione è che nella maggior parte dei casi i nominativi ottenuti grazie al passaparola non fanno riferimento a figure esperte e competenti, ma a persone “improvvisate” che si sono trovate a dedicarsi all’assistenza domiciliare quasi per caso. Bisogna chiedersi se si ha intenzione di lasciare i propri cari nelle mani di persone che vantano le competenze necessarie o se invece si preferisce affidarle a chi ha intrapreso con consapevolezza il percorso professionale dell’assistenza agli anziani.
2. Documenti in regola
Altro requisito essenziale è che la badante che si intende assumere disponga di documenti in regola, soprattutto nel caso in cui si tratti di una cittadina extracomunitaria, che oltre al documento d’identità deve disporre del permesso di soggiorno. Ai sensi dell’articolo 22, comma 12 del decreto legislativo 286/98, chi assume cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno rischia infatti sanzioni fino a 5.000 euro, nonché dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione.
Per quanto riguarda le badanti straniere, è inoltre opportuno verificare il loro livello di comprensione della lingua e le loro abilità di conversazione, in quanto si troveranno ad assistere persone anziane che potrebbero avere problemi a capire e farsi capire.
3. Competenze professionali
Esperienza maturata, competenze professionali e disponibilità a intraprendere un percorso di crescita sono i successivi aspetti di cui tenere conto. Possono essere valutati sulla base delle esperienze riportate all’interno del curriculum vitae, sebbene durante il colloquio conoscitivo sia opportuno approfondire quali competenze siano state maturate, ed eventualmente procedere in seguito alla verifica delle referenze per una maggiore sicurezza.
Al di là delle esperienze pratiche, saranno anche i corsi di formazione frequentati e gli attestati ricevuti a fare la differenza tra un professionista e una figura meno qualificata.
4. Competenze pratiche
Il passaggio successivo consiste nel verificare le competenze della badante che si intende assumere. Lo si può fare durante un periodo di prova, nel corso del quale dovrà svolgere le mansioni di base in termini di assistenza, gestione delle faccende domestiche, come ad esempio cucinare e fare il bucato, utilizzare tutti gli elettrodomestici, nonché dare prova di avere solide basi in materia di cura e igiene personale dell’assistito. Si tratta di competenze che spesso vengono date per scontate, ma che all’atto pratico possono fare la differenza tra un candidato e l’altro.
5. Doti personali
Siamo onesti: quando si assume una badante si sceglie a tutti gli effetti una persona che entrerà nelle nostre case, diventerà parte integrante delle nostre famiglie e si prenderà cura delle persone a noi più care.
Oltre alle competenze pratiche sarà dunque indispensabile stabilire se la persona prescelta sia gentile, paziente, empatica e in grado di sostenere la fatica fisica e mentale che spesso si associa all’assistenza delle persone anziane. In questo modo si può essere certi di avere di fronte non solo una brava professionista, ma anche una persona in grado di affiancare i nostri cari più fragili.
Se non vuoi sostenere in autonomia il processo di ricerca del professionista o della professionista dell’assistenza domiciliare più adatti alle tue esigenze, rivolgendoti a Sant’Anna 1984 potrai contare sull’esperienza decennale di chi ogni giorno porta avanti con passione la missione di offrire il massimo delle competenze e dell’esperienza a chi ha bisogno di essere affiancato ogni giorno per continuare a vivere nel migliore dei modi anche in età più avanzata.