Diritti delle persone anziane e doveri delle istituzioni e degli operatori sanitari al centro del lavoro della Commissione. Nel documento si parla anche di solitudine, eutanasia, violenze e cohousing. Draghi: “Iniziativa di enorme rilevanza sociale ed etica”.
L’autodeterminazione degli anziani, vale a dire il diritto di decidere per sé stessi e per la propria esistenza, è uno degli aspetti di maggiore importanza in termini di benessere psicologico dei soggetti più fragili. La possibilità di scegliere gli permette infatti di sentirsi ancora presenti a sé stessi nonché parte attiva della propria famiglia e della società.
In questo articolo scopriremo quali strumenti sono previsti a livello europeo per garantire questo diritto: nel caso in cui gli anziani non siano più autosufficienti o la loro salute sia messa a dura prova da una malattia, sono infatti i familiari a dover far sì che il loro diritto di scelta continui a essere garantito il più possibile.
In alcune circostanze, quando sono i membri della famiglia di appartenenza prendersi cura dei propri cari più anziani, può capitare che questi vengano privati del proprio diritto di scelta. Nei casi più estremi, in particolare nel caso dei soggetti non più autosufficienti, è infatti comune che si opti per l’inserimento dell’anziano all’interno di una residenza sanitaria assistenziale (RSA).
Il diritto all’autodeterminazione è invece fondamentale affinché gli anziani possano vivere con serenità e dignità la propria vecchiaia. Nello specifico, è giusto che gli anziani possano decidere dove e come vivere.
In questo articolo approfondiremo quindi il tema dei bisogni e dei diritti fondamentali delle persone anziane.
La Carta europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane
L’Europa ha a cuore i diritti degli anziani e ha redatto un documento a tal proposito, la Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane.
Tutti gli Stati membri dell’Unione europea hanno il dovere di condurre politiche di tutela dei diritti dei soggetti più anziani. L’Unione Europea ha sviluppato un documento in cui sancisce i diritti fondamentali delle persone anziane. In questo modo i governi dei vari Stati dispongono di una serie di principi di riferimento volti ad accrescere il benessere delle persone che hanno bisogno di aiuto a causa della loro età, di una o più malattie o della loro disabilità.
Diamo un’occhiata al documento insieme per capire meglio in cosa consiste e comprendere quanto ci riguarda da vicino.
La Carta europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure ed assistenza a lungo termine è il documento che definisce i diritti delle persone anziane che dipendono dai propri familiari o che in ogni caso necessitano di assistenza a lungo termine.
Questo documento è direttamente correlato alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, la quale, all’articolo 25, stabilisce che “L’Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale”.
Nello specifico, la Carta dei diritti delle persone anziane afferma che le cure e le attenzioni dedicate agli anziani non sono da intendersi come un costo, bensì come un investimento che va a beneficio loro e del ruolo che ricoprono all’interno della società.
A livello pratico, la Carta sancisce i seguenti diritti:
- diritto alla dignità, al benessere fisico e mentale, alla libertà e sicurezza;
- diritto all’autodeterminazione;
- diritto alla privacy;
- diritto a cure appropriate e di alta qualità;
- diritto ad informazioni personalizzate ed al consenso consigliati ed informato;
- diritto a continuare a ricevere comunicazioni, alla partecipazione alla vita sociale ed alle attività culturali;
- diritto alla libertà di espressione e libertà di pensiero e di coscienza: credo, cultura e religione;
- diritto alle cure palliative ed al sostegno, al rispetto ed alla dignità nell’agonia e nella morte;
- diritto al risarcimento.
Sono questi i punti chiave della Carta dei diritti chiave delle persone anziane, la quale riconosce che la dignità umana è inviolabile a prescindere dall’età e dalla dipendenza del soggetto anziano da altre persone.
Il diritto all’autodeterminazione
Il secondo Articolo della Carta dei diritti delle persone anziane, relativo nello specifico al diritto all’autodeterminazione, dichiara che:
“Qualora nell’invecchiamento ti trovi a dover dipendere dall’aiuto e dalla cura di altri, permane il diritto a fare le tue scelte di vita ed al rispetto della tua libera volontà. Questo diritto può essere attribuito per tua scelta ad una terza persona competente.”
Da questa affermazione si evince, come è ovvio, che le persone anziane bisognose di assistenza a lungo termine devono essere incoraggiate a continuare a fare le proprie scelte (ad esempio in fatto di alimentazione, abbigliamento e via dicendo). Se possibile devono inoltre essere libere di continuare a svolgere in autonomia attività semplici, seppur in alcuni casi rischiose, come la preparazione dei propri pasti.
È inoltre opportuno permettergli di esprimere le proprie opinioni e i propri desideri, in particolare in merito alle terapie mediche a cui sono costrette a sottoporsi e al tipo di assistenza che vogliono o non vogliono ricevere da parte di operatori esterni.
Qualche volta le esigenze dei soggetti anziani entrano in conflitto con quelle dei familiari che se ne prendono cura e persino garantire la loro sicurezza diventa complesso. Diventa essenziale raggiungere in ogni specifica situazione un equilibrio ottimale tra le necessità di tutte le parti coinvolte.
A tal proposito, al punto 2.2. la Carta dichiara che:
“Hai diritto a che le tue opinioni, desideri e scelte siano rispettate, anche se non sei in grado di comunicarle in modo facile. Hai diritto ad essere consultato e a prendere parte a qualsiasi decisione che ti riguarda. Hai diritto a scegliere il luogo di vita che si adatta ai tuoi bisogni, sia nella tua propria abitazione che in una residenza di cura”.
Assicurarsi che tutti questi diritti vengano rispettati nella massima misura possibile può dunque essere considerato come un dovere dei familiari o del personale addetto all’assistenza domiciliare o presso le RSA (o altre strutture analoghe). L’obiettivo ultimo consiste nel garantire il benessere psicofisico e la partecipazione attiva dei soggetti anziani, anche se non più autosufficienti.
Il ruolo dei caregiver nel diritto all’autodeterminazione degli anziani
- Coinvolgere gli anziani nelle attività che li riguardano
Il primo punto riguarda il coinvolgimento degli anziani in tutte le attività, sia quotidiane che straordinarie che li riguardano. Nello specifico, agli anziani che ricevono assistenza deve essere data la possibilità di avere voce in capitolo rispetto a questioni quali l’orario in cui si svegliano/mangiano/vanno a dormire, cosa mangiare, cosa indossare, quali attività svolgere, dove vivere, che tipo di assistenza e quali cure ricevere. Come abbiamo già detto, è necessario raggiungere un certo equilibrio tra le loro esigenze e le necessità pratiche legate alla loro salute e alla loro sicurezza.
- Rispettare le esigenze e i desideri delle persone anziane
In secondo luogo è necessario rispettare le richieste e le esigenze delle persone anziane. In particolare, un soggetto anziano potrebbe rifiutare a priori l’idea di essere collocato all’interno di una RSA e preferire la possibilità di essere assistito all’interno della sua abitazione o di quella della sua famiglia. In altri casi potrebbe rifiutare del tutto l’assistenza, sebbene in questo caso sia i familiari che gli operatori addetti all’assistenza dovrebbero fornire all’interessato tutte le informazioni utili sul suo stato di salute e sulle possibili conseguenze della mancata assistenza, in modo tale da consentirgli di prendere una decisione consapevole.
- Favorire l’autonomia dei soggetti anziani
È infine necessario promuovere con ogni mezzo possibile l’autonomia dei soggetti anziani sia da un punto di vista cognitivo che motorio. Nello specifico va favorita la loro socialità e vanno messe in atto strategie e attività volte a tenerne attivi la mente e il corpo. In caso di mobilità limitata è inoltre opportuno organizzare gli spazi della casa in modo da favorirne gli spostamenti.
L’impegno di Sant’Anna 1984 a tutela del diritto all’autodeterminazione degli anziani
Da sempre Sant’Anna 1984 seleziona e forma i propri operatori affinché questi siano in grado di soddisfare a 360° le esigenze degli assistiti e delle loro famiglie. Grazie alla nostra esperienza e ai nostri servizi personalizzati ci impegniamo ad entrare a far parte della tua famiglia e assistere i tuoi cari con la massima cura e attenzione, rispettandoli in ogni momento sia in quanto assistiti che, soprattutto, in quanto persone.
Se vuoi scoprire come lavoriamo per raggiungere questo obiettivo e quali servizi possiamo offrire a te e alla tua famiglia, contattaci al 320 344 9157 o scrivici. Siamo pronti a prenderci cura dei tuoi cari ogni giorno, rispettandoli e aiutandoli ad affermarsi ogni giorno con il nostro aiuto e la nostra dedizione.