La Doll Therapy è una terapia alternativa e complementare alle cure farmacologiche con cui vengono trattate le persone affette da patologie neurodegenerative, come la demenza senile e l’Alzheimer.
Lo scopo di questo trattamento è aiutare a gestire i comportamenti emotivi a rischio, perché è in grado di migliorare la salute psicofisica del paziente.
Le origini della Doll Therapy
La Doll Therapy è nata alla fine degli anni 90’ in Svezia, grazie a un’idea della psicoterapeuta Britt Marie Egedius Jakobsson.
Questa terapia è stata concepita dal bisogno della psicoterapeuta di creare uno strumento comunicativo con il figlio, affetto da autismo.
Britt Marie, vedendo gli effetti benefici della terapia, ha deciso poi di metterla a disposizione della Scienza, per aiutare milioni di famiglie nella sua stessa situazione.
Queste bambole, chiamate “Joyk”, sono oggi considerate di notevole importanza per stimolare l’empatia e le emozioni dei bambini e degli adulti affetti da problemi cognitivi e comportamentali.
Infatti, oltre che per l’autismo, la terapia è stata introdotta come cura complementare per molte altre patologie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson, la demenza e l’Alzheimer.
La terapia della bambola e la teoria dell’attaccamento
Il concetto terapeutico della Doll Therapy si basa sulla teoria dell’attaccamento.
Sebbene questa teoria si riferisca generalmente ai bambini, alcuni studiosi hanno potuto constatare la sua efficacia anche alle persone con demenza.
Negli anni ‘60, lo psicologo John Bowlby ha formulato a riguardo una teoria.
Durante alcuni studi circa la psicologia infantile, si accorse di una costante ricerca di un contatto reciproco tra il bambino e i genitori, dettato da un istinto primordiale dell’uomo.
Istinto che evolve nel tempo in una vera e propria forma di attaccamento verso l’altra persona.
Questo sentimento può essere amplificato anche attraverso l’utilizzo di un oggetto.
Da qui, gli studi sulla Doll Therapy.
Doll Therapy: come funziona?
A questo punto la domanda sorge spontanea: come può una bambola trasformarsi da semplice giocattolo a strumento terapeutico?
È fondamentale chiarire che si tratta di bambole specifiche, con caratteristiche particolari che le differenziano dai giocattoli comuni:
sono speciali nel peso, nelle dimensioni, nei tratti somatici e persino nella posizione di braccia e gambe.
Sono state progettate in modo minuzioso, col fine di stimolare e favorire l’espressione delle emozioni.
Il loro sguardo, la loro pelle morbida e i loro capelli sbarazzini sono tutte caratteristiche che favoriscono la costruzione di un legame empatico con il paziente.
Questa bambola, in modo graduale, acquista un significato simbolico, in grado di aiutare il benessere del paziente.
I benefici tratti dalla Doll Therapy
Quando si ha a che fare con pazienti affetti da demenza, si ha la tendenza a scegliere metodi che aiutano a stimolare le abilità affettive e cognitive, proprio come la Doll Therapy.
Infatti, proprio grazie a questa terapia, la persona riesce a instaurare un rapporto di fiducia con la bambola.
In questo modo, quest’ultima diventa oggetto simbolico in cui riversare il proprio desiderio primordiale di accudimento.
La Doll Therapy ha il grande potere di risvegliare le emozioni del passato, creando empatia e genitorialità, un’ottima via di fuga dal presente che invece è scandito, il più delle volte, da confusione e paura.
In questo modo, la persona affetta da demenza torna a sentirsi utile e riacquisisce maggior fiducia non solo in se stessa, ma anche nei confronti degli altri.
Gli effetti positivi della Doll Therapy sono tantissimi:
- riduzione delle manifestazioni aggressive;
- gestione di ansia e agitazione;
- riduzione dell’uso di farmaci sedativi;
- risposta agli stimoli emotivi-affettivi.
È possibile dunque affermare che queste bambole si sono dimostrate più che efficaci nel trattamento dei pazienti affetti da demenza.
Per un caregiver è molto importante avere piena consapevolezza di tutte le piccole sfumature che sono in grado di supportare e sostenere a pieno i suoi assistiti.
Proprio per questo motivo tutti i nostri operatori, con l’avanzare delle conoscenze scientifiche, ricevono costanti aggiornamenti e formazioni.
Affidarsi a Sant’Anna 1984 significa affidarsi alle mani di operatori esperti, che ogni giorno dimostrano la loro grande professionalità e umanità.