Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito notevoli cambiamenti riguardanti l’inclusività e la diversità. In particolare, nel settore sociale, si sta assistendo a una serie di nuove tendenze che mirano a garantire che le organizzazioni siano più inclusive e rispettino i diritti di tutti i lavoratori.
C’è una crescente attenzione alla diversità culturale e all’inclusione delle persone provenienti da diverse comunità e background. Le organizzazioni stanno riconoscendo l’importanza di avere una forza lavoro diversificata per poter gestire al meglio i complessi problemi sociali che le comunità stanno affrontando.
Nell’ambito dell’assistenza domiciliare, questa tendenza è particolarmente significativa in quanto la maggior parte degli operatori, i cosiddetti badanti, provengono da Paesi esteri e a volte si ritrovano in Italia da soli, soprattutto all’inizio. Sant’Anna 1984, Cooperativa Sociale specializzata nell’assistenza domiciliare a persone anziane o malate, attiva a Roma e a Milano, è particolarmente sensibile a queste tematiche, come spiega la fondatrice e Presidente Kristina Tatenko.
“Lavoriamo nel settore sociale e assistenziale da anni e avendo rapporti quotidiani con i nostri operatori, che provengono da diversi Paesi del mondo, ci rendiamo conto che sono profondamente soli in questo Paese”, afferma Tatenko. “I nostri badanti, anche quelli italiani, dedicano quasi tutto il loro tempo ai nostri anziani e molto spesso, tornando a casa dopo il lavoro o addirittura rimanendo domiciliati presso il loro assistito, non hanno molte occasioni per uscire e divertirsi, conversare e distrarsi dopo il lavoro. Pochissimi, inoltre, hanno le loro famiglie vicino”.
Per questo motivo, Sant’Anna 1984 è particolarmente attenta alla creazione di momenti di team building tra i propri operatori, organizzando eventi in cui i colleghi possano conoscersi di persona, condividere esperienze, ma anche semplicemente divertirsi. La cooperativa ha inoltre attivato una chat comune, che coinvolge oltre 200 persone, dove quotidianamente gli operatori possono trovare supporto e conforto.
“Assistere una persona anziana o malata è un lavoro delicato e complesso, che solo una persona che sta bene con se stessa può svolgere al meglio”, prosegue Tatenko. “Per questo motivo, facciamo tutto il possibile perché i nostri operatori siano sereni e soddisfatti, il nostro obiettivo è alleviare la loro solitudine e mancanza di affetto. Ci sembra il minimo per ringraziarli dell’impegno e della dolcezza con cui assistono le persone a loro affidate come se fossero un loro parente, regalando momenti di spensieratezza e affetto a persone anziane e malate, spesso sole. La stessa spensieratezza e lo stesso affetto che noi vogliamo dare a loro”.
Per questo motivo, Sant’Anna 1984 è sempre alla ricerca di partner e sponsor, ad esempio in occasione di festività come la Pasqua e il Natale, per regalare una festa alla grande famiglia degli operatori assistenziali della cooperativa, sia a Milano che a Roma.
In sintesi, Sant’Anna 1984 sposa appieno le nuove tendenze del mondo del lavoro che promuovono l’inclusività e la diversità nel settore sociale, garantendo che tutti i lavoratori abbiano pari opportunità di crescita professionale e di realizzazione personale, creando un ambiente di lavoro equo e accogliente per tutti i dipendenti.
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Sant’Anna 1984 è una Cooperativa che crede nel sistema di relazioni che sono fondamentali per il benessere dell’anziano e che contribuiscono al mantenimento della migliore qualità di vita possibile; l’obiettivo è garantire a chi desidera tornare o restare a casa un percorso di accompagnamento nella propria dimensione di vita.
Presidente di Sant’Anna 1984 è Kristina Tatenko, giovane imprenditrice ucraina, classe 1984, appassionata di sociale e di psicologia. Kristina, figlia di un’operatrice sociale, ha sviluppato una grande sensibilità sul tema che le ha permesso con grande impegno di costruire un ambiente di lavoro professionale e stimolante per dipendenti e collaboratori.