L’osteoporosi è una malattia sistemica dell’apparato scheletrico caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo.
Soprattutto con l’avanzare dell’età e dell’invecchiamento, questa malattia porta ad un notevole aumento della fragilità delle ossa.
In queste situazioni di massima fragilità, il rischio di frattura aumenta in maniera notevole. In particolare, le ossa più a rischio sono: il femore, il polso, l’omero, le vertebre e la caviglia.
L’incidenza delle fratture cresce con l’aumentare dell’età e i soggetti più a rischio sono le donne.
Al passare dei 65 anni di età, il rischio di incorrere in una frattura (in particolare di femore, vertebra e polso) è pari circa al 40% della popolazione.
In Italia, il 23% delle donne over 40 e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da osteoporosi. Questi numeri sono in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita.
Le stime riportano che l’osteoporosi in Italia colpisce circa 5 milioni di persone, di cui un buon 80% sono donne in post menopausa.
Le fratture legate alla fragilità per osteoporosi hanno conseguenze rilevanti, sia dal punto di vista di mortalità che di disabilità motoria, il che consegue elevati costi sanitari e sociali.
Salvaguardare la salute delle ossa e prevenire l’osteoporosi è possibile, ma come si fa?
Vediamolo insieme in questo articolo.
L’osteoporosi e i fattori di rischio
Possiamo suddividere i fattori di rischio in 4 categorie.
1- Fattori anagrafici, genetici, costituzionali:
- età avanzata;
- sesso femminile;
- costituzione minuta;
- familiarità per osteoporosi o fratture da fragilità ossea.
2- Alterazioni ormonali:
- menopausa precoce;
- periodi prolungati di amenorrea;
- malattie infiammatorie croniche intestinali (celiachia, morbo di Crohn);
- ipertiroidismo;
- anoressia nervosa.
3- Fattori ambientali:
- dieta povera di calcio;
- dieta troppo ricca di fibre non digeribili;
- carenza di vitamina D;
- vita sedentaria;
- eccesso di fumo, alcool, caffeina;
- abuso di lassativi.
4- Uso di farmaci:
- Corticosteroidi, anticoagulanti, antiepilettici.
Tutto quello di cui il corpo ha bisogno, in particolare le ossa, è una buona prevenzione, quindi il primo consiglio è quello di adottare sane abitudini alimentari e praticare con regolarità attività fisica.
La prevenzione dell’osteoporosi attraverso un’alimentazione equilibrata
Preferire un’alimentazione ricca di calcio, vitamine e proteine permette all’organismo di fortificare al meglio le ossa.
Il calcio è di sicuro l’elemento che deve essere introdotto tutti i giorni nella nostra dieta quotidiana: aiuta a costruire le ossa ed è il macronutriente più importante nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.
Il modo più diretto per assumere calcio è attraverso l’alimentazione e quindi con cibi come latte, pesce, frutta secca, legumi e verdure verdi, ma non è sufficiente arricchire la propria dieta con alimenti ricchi di calcio, bisogna adottare alcuni accorgimenti per assimilarlo al meglio ed evitarne la sua dispersione.
Ecco alcuni da adottare quando si è a tavola per massimizzare l’apporto di calcio:
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno;
- Consumare alimenti ricchi di calcio come le verdure a foglia, i legumi e i semi oleosi;
- Mangiare pesci ricchi di calcio (alici, calamari, polpi ecc.);
- Evitare l’assunzione di alimenti ricchi di calcio insieme ad alimenti ricchi di ossalati;
- Ridurre l’uso di sale da cucina e di cibi ricchi di sodio;
- Non eccedere con il consumo di proteine;
- Limitare gli alcolici (diminuiscono l’assorbimento di calcio).
Infine, i due migliori alleati alla lotta contro l’osteoporosi sono il sole e la vitamina D.
La vitamina D aiuta il nostro corpo ad assorbire il calcio proveniente dai cibi ingeriti, oltre a svolgere un ruolo importante nei processi di rimodellamento osseo. Dunque, è fondamentale l’esposizione alla luce solare per almeno 10-20 minuti ogni giorno. In caso di carenza, è bene contattare il medico di base dell’anziano per la prescrizione di un apposito integratore alimentare.
Combattere l’osteoporosi: il punto di vista di Sant’Anna
Come abbiamo visto in questo articolo, il miglior alleato per combattere l’osteoporosi è la prevenzione, in particolar modo attraverso un’attenta e corretta alimentazione.
Tutto il team di Sant’Anna 1984 è costituito da operatori specializzati e in costante aggiornamento, che hanno come obiettivo primario il benessere del paziente.
È per questo che prestiamo una particolare attenzione alle esigenze dei nostri assistiti e promuoviamo le buone abitudini.
Così tutti i nostri assistiti sono al sicuro nella grande famiglia di Sant’Anna 1984.