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Le persone che incontriamo ogni giorno nel nostro lavoro sono in genere famiglie alle prese con una decisione molto delicata: un loro caro anziano ha sicuramente bisogno di un’assistenza professionale ma c’è un impedimento o ci sono dei dubbi.

La scelta di rivolgersi ad un aiuto esterno è insomma già determinata dalle circostanze, magari perché la persona ha sperimentato delle cadute in casa o dei vuoti di memoria o si è verificato un evento grave e traumatico come la perdita del coniuge. A volte il familiare che fino a quel momento si è incaricato di prestare assistenza deve ora dedicarsi al lavoro o ai propri impegni familiari.

Tuttavia, da un lato le famiglie sono consapevoli che non si tratta di una decisione da prendere a cuor leggero, dall’altro sussistono spesso delle incertezze specifiche o degli ostacoli da superare, come il rifiuto della persona bisognosa di assistenza di essere affidata alle cure altrui.

Spesso sono i familiari a porsi degli interrogativi come, per esempio:

  • È meglio la casa di cura o l’assistenza domiciliare?
  • Come posso accontentarlo e assecondare i suoi desideri?
  • Come posso essere sicuro di scegliere un assistente competente?

Questa fase “intermedia” di indeterminatezza e problematicità è del tutto naturale. È infatti difficile coniugare le esigenze di tutti e non è possibile passare sopra a quelle del diretto interessato.

In questo articolo ci rivolgiamo dunque alle famiglie che si trovano in questa situazione con l’obiettivo di trasmettere alcune informazioni utili. Vi spiegheremo anche perché, diversi anni fa, abbiamo deciso di dedicare tutti nostri sforzi alla realizzazione di un sistema di assistenza domiciliare efficiente e perché secondo noi la formula dell’assistenza domiciliare è la migliore possibile.

L’opinione dei geriatri

Secondo gli specialisti il quadro clinico delle persone anziane va valutato nel suo complesso. Non si tratta cioè di tenere conto soltanto delle patologie che causano sofferenza, ma anche del benessere psicologico ed emotivo della persona, influenzato dall’ambiente in cui vive e dagli affetti.

Occorre coniugare dunque una qualità della vita alta con la necessità di un’assistenza qualificata e non improvvisata.

I recenti fatti di cronaca hanno migliorato la nostra informazione riguardo il mondo delle RSA, ovvero le residenze sanitarie assistenziali. I geriatri predicano da tempo come esse vadano considerate alla stregua di un’extrema ratio, cui ricorrere in casi limite: situazioni nelle quali l’assistenza domiciliare non è sufficiente perché la persona è vittima di patologie complesse, la cui cura richiede un’equipe medica sempre presente e dedicata.

Il ricovero in una RSA comporta infatti un allontanamento dell’anziano da tutti i propri riferimenti, relazionali ed ambientali. La persona non può più vivere all’interno della propria casa, la quale, se in affitto, deve anche essere liberata dal mobilio e dagli effetti personali. È inoltre possibile fare visita solo in orari prestabiliti e ai termini imposti dalla struttura, a volte in assenza della privacy e dell’intimità necessaria a coltivare i rapporti familiari.

La degenza presso queste strutture o presso gli ospedali, specie se di lungo periodo, influisce sensibilmente sullo stato emotivo del ricoverato e può determinare una precipitazione dello stato di salute. La sensazione di abbandono e di isolamento sociale è concreta. Gli anziani sono inoltre estremamente abitudinari e cambiare ambiente li mette seriamente in difficoltà.

Ricevere assistenza a casa propria permette di restare in contatto con tutto ciò che rappresenta parte integrante della propria vita. Le possibilità di personalizzazione dell’intervento sono svariate e le fasce orarie modulabili a seconda delle esigenze familiari. Questo è vero soprattutto quando la badante viene assunta per il tramite di un’agenzia di somministrazione, il che solleva i familiari dallo stress relativo alle questioni legali e burocratiche, come vedremo meglio nel resto dell’articolo.

In breve, le cure domiciliari offrono benefici indiscutibili:

  • l’anziano può rimanere nella propria abitazione;
  • l’intervento assistenziale può essere personalizzato nella quantità;
  • c’è la possibilità di scegliere la badante, seguendo anche i consigli dell’agenzia di somministrazione che ben conosce le caratteristiche dei propri dipendenti;
  • si può aggirare la burocrazia tipica di assunzioni e licenziamenti rivolgendosi ad un gruppo strutturato.

Assistenza domiciliare per anziani: consigli di sopravvivenza

Si tende spesso a pensare che l’assistenza domiciliare non sia una soluzione economicamente conveniente. In realtà, chi prende tempo e continua a rimandare il momento in cui dovrà mettersi in cerca di una badante per il proprio caro, sta già commettendo un errore che aumenterà la tensione e lo porterà a spendere di più a breve.

Scegliere un’assistente domiciliare in una situazione di emergenza, quando cioè si è verificato un evento che induce a correre subito ai ripari, significa non valutare tutte le possibili soluzioni ma imboccare la prima strada disponibile. Spesso è quella suggerita da un conoscente che consiglia una badante di un lontano parente oppure si finisce per assumere la prima badante trovata su internet tramite un annuncio. La fretta è una cattiva consigliera e così facendo non sempre si trova la persona giusta, finendo anche per spendere di più.

La scelta del professionista va invece ponderata e programmata per tempo e rivolgersi ad un’agenzia di somministrazione nei tempi utili è davvero importante anche per permettere l’individuazione della badante più idonea.

Assumere in nero è invece assolutamente sconsigliato. In molti lo fanno nella convinzione che una persona fidata non vorrà metterli nei guai con una vertenza. Eppure negli ultimi dieci anni le liti di questo tipo approdate al sindacato hanno registrato un aumento costante, pari al 5% per ogni anno. Le sentenze si concludono sempre a favore del lavoratore, persino quando il datore di lavoro non era in mala fede ma solo poco informato (o stordito dalla burocrazia) a proposito di ferie dovute, mansioni, Cassa Malattia, ecc.

I vantaggi dell’assistenza domiciliare tramite agenzia

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Come anticipato, rivolgendosi ad un’agenzia di somministrazione delle badanti si ottengono moltissimi vantaggi.

Uno, a completamente di quanto detto nel paragrafo precedente, è proprio l’alleggerimento del carico burocratico. In questo caso i familiari dell’assistito, infatti, non assumono in proprio la badante e non hanno con la stessa alcun rapporto di lavoro subordinato. È invece l’agenzia a farsi carico dell’assunzione e dell’eventuale licenziamento e questo si traduce in un risparmio di tempo da dedicare alle necessità del proprio caro o alle proprie. Significa anche annullare il rischio di subire cause rovinose.

Si tratta inoltre di un sistema davvero professionale e garantista perché i lavoratori e le lavoratrici, regolarmente contrattualizzati, sono tutelati sotto ogni punto di vista. Crescono professionalmente in un ambiente adatto a migliorare le proprie qualifiche e fare esperienza, diversamente da quanto accade quando si assume una badante privatamente, poiché spesso si tratta di persone che passano da un incarico ad un altro ed è difficile verificare i reali motivi dei licenziamenti.

Secondo noi però il “filtro” dell’agenzia non deve mai e poi mai tradursi in un allontanamento dei familiari dalle questioni che riguardano l’assistito. È per questo motivo che a Sant’Anna favoriamo in ogni modo il dialogo con i familiari, anche grazie a tecnologie come WhatsApp, che ci permettono di comunicare durante l’arco della giornata e di scambiare le informazioni più importanti con chi ha a cuore la persona seguita.

Quando ci si rivolge ad un’agenzia di somministrazione delle badanti occorre stare attenti. Il settore dei servizi di assistenza agli anziani è enormemente cresciuto negli ultimi anni. Molti si sono improvvisati “del mestiere” pur non disponendo della squadra di professionisti necessaria a gestire nel migliore dei modi un servizio di assistenza domiciliare. C’è chi propone prezzi stracciati rispetto la concorrenza, ma che si rivelano poi all’altezza del servizio offerto: in questi casi si finisce per pagare qualcuno che non solo non risolve il problema ma addirittura lo complica, amplificando il disagio delle famiglie.

Per scoprire in cosa Sant’Anna è diversa puoi approfondire leggendo i contenuti di questo sito o guardando i video. In alternativa puoi contattarci al numero 320 3449157 (dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00) o scriverci a: info@santanna1984.it.

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